Il
Saluto, la Gara, Pesi, Categorie e Tabelloni, gli Arbitri |
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Il primo gesto che viene insegnato ad
un allievo di judo è il saluto. Questo cerimoniale ha, nei paesi
dell'estremo oriente, un ruolo fondamentale nelle relazioni sociali
e risale ad una tradizione millenaria.
Per questo motivo le forme di saluto sono molto importanti anche nel
judo.
Il saluto non è soltanto un gesto formale, ma una forma di rispetto
nei confronti dell'avversario in un combattimento, del Maestro di
Judo e di tutti i compagni.
Il saluto scandisce l'inizio e la fine di ogni attività nel dojo e
nelle competizioni sportive e deve essere eseguito correttamente.
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RITSUREI: saluto
in piedi
È
il saluto più semplice che si esegue in
posizione eretta e braccia lungo il corpo, con
gambe distese, talloni uniti e punte dei piedi
divaricate. In Giappone le donne appoggiano le
mani davanti alle cosce. Si fa piegando il busto
in avanti, con calma, lasciando il tronco
diritto con un angolo di circa 30°, la testa
segue il movimento con lo sguardo dritto
davanti, le braccia scivolano lungo il corpo e
le mani si appoggiano appena al di sopra delle
ginocchia.
Dopo una breve pausa si torna nella posizione di
partenza.
Questo saluto si fa quando si entra in un DOJO e
quando vi si esce, quando si sale o scende dal
TATAMI; quando si incontra il Maestro e i
compagni di allenamento o di gara, prima e dopo
l'incontro.
ZAREI - saluto in
ginocchio
Questo
è un saluto più formale e si esegue in
ginocchio.
Si parte dalla posizione eretta, si porta dietro
il piede sinistro e si posa il ginocchio a terra
all'altezza del tallone destro, quindi si scende
con il ginocchio destro per finire nella
posizione in ginocchio ma sollevati dai talloni.
Si devono girare le dita dei piedi, accavallando
l'alluce destro sul sinistro e ci si siede sui
talloni divaricati, tenendo la schiena ben
dritta. Le ginocchia sono tenute ad una distanza
di circa 20cm e le mani vengono appoggiate di
piatto sulla parte alta delle cosce, con le dita
rivolte
all'interno.
Dopo una breve pausa, si posano le mani di
piatto a terra, con le dita rivolte verso
l'interno, ad una distanza di circa 10 cm. dalle
ginocchia, e nello stesso momento si inclinano
il tronco in avanti verso il suolo, flettendo le
braccia, senza appoggiare la fronte a terra o
sollevare le anche. Quindi si ritorna nella
posizione di partenza, ripetendo tutti i
movimenti in modo inverso. Il tutto si svolge
con calma e serietà.
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La Gara
L'obiettivo di un incontro di
judo è quello di lanciare l'avversario a terra
sulla schiena, oppure di fermarlo a terra
principalmente sulla sua schiena, o costringerlo
ad arrendersi per un soffocamento, o uno
strangolamento o una leva articolare al gomito
(queste ultime, pericolose, non sono concesse
per le categorie piu' giovani; in Italia,
attualmente, solo dalla categoria Cadetti in
poi).
Una di queste situazioni fa vincere
immediatamente l'incontro.
Come si sale sul Tatami
Prima
del combattimento i due judoka si incontrano sul
tatami (tappeto) e fanno il saluto. Salutano una
prima volta il tappeto dall'esterno, poi si
posizionano appena fuori dall'area di gara vera
e propria e attendono il segnale dell'arbitro.
Quando sono a distanza di combattimento, si
salutano reciprocamente ed aspettano il segnale
di partenza Hajime.
Uscita
Quando l'arbitro ha dato il segnale di fine gara
e ha stabilito chi è il vincitore, i due
combattenti si salutano con l'inchino e una
stretta di mano, salutano la zona di
combattimento e infine il tappeto, alla loro
uscita.
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Formule di Gara
Esistono diverse formule di
gara, la piu' utilizzata è quella "con doppio
recupero".
Occorre fare un piccolo passo indietro prima di
vedere nel dettaglio le formule possibili e
capire come vengono compilati i tabelloni, dando
uno sguardo alle categorie di peso...
Peso e categorie di peso

Il tabellone di gara definisce, tramite
sorteggio, i vari combattimenti di ogni judoka
e, se previsti, i ripescaggi. I tabelloni sono
tanti quanti le categorie di peso previste, in
generale, per le gare ufficiali Fijlkam, le
categorie di peso sono:
-40, -45, -50, -55, -60. -66, -73, -81, -90,
-100, +100 per i maschi,
-36, -40, -44, -48, -52, -57, -63, -70, -78, +78
per le femmine.
C'e' da precisare che, a mano a mano che si sale
età e si cambia di classe (esordiente, cadetti,
ecc) i pesi piu' bassi vengono esclusi, come
anche nel caso opposto, ovvero nelle classi piu'
basse i pesi piu' alti vengono esclusi (quindi,
per esempio per un esordiente A, il peso
maggiore potrebbe essere "+73" o "+81").
Il peso del judoka definisce in quale "categoria
di peso" dovrà combattere. Il peso viene
controllato tramite le "operazioni di peso"
effettuate prima della gara e ci sono
limitazioni per il vestiario e, ovviamente, lo
sforamento possibile:
- Il judoka non puo' superare di 500gr il peso
massimo della categoria (quindi, se voglio fare
i 55Kg al massimo devo pesare 55,500 altrimenti
devo fare la categoria dei 60Kg).
Il peso, inoltre, deve essere fatto:
- Con solo i pantaloni del judogi per i maschi
- Con i pantaloni del judogi e una maglietta
(bianca) per le femmine.
Ovviamente questi sono regolamenti per le gare
uffiali, adottati quasi sempre. E' possibile
trovare comunque variazioni a questi
regolamenti, soprattutto per le classi
preagoniste e nelle gare non Fijlkam.
Compilazione del tabellone
Tralasciando i particolari di
assegnazione dei numeri di tabellone ad ogni
judoka, è interessante sapere che:
- Ogni tabellone è composto da due poules, una dispari
(quella in alto) ed una pari (quella in basso).
- Se una società ha piu' atleti questi verranno
distribuiti equamente tra la poule A e la poule
B
- (in gare ufficiali) vengono suddivisi tra la
poule A e la poule B le teste di serie (ranking
list)
- Gli altri judoka vengono inseriti nel
tabellone tramite sorteggio
Sviluppo della gara

Il tabellone si sviluppa in
verticale, ovvero s'inizia con l'incontro tra il
primo in elenco ed il secondo (A contro B), il
terzo contro il quarto (C contro D) e via cosi'
fino alla fine della prima colonna. Si riprende
poi dall'inizio della seconda colonna con
l'incontro tra i vincitori dei primi due
incontri (in questo caso A contro D).
Proseguendo in questo ordine si arriva
all'incontro di finale, che decide il vincitore
(D contro J).
Questo è un esempio semplice
ma, a seconda del numero dei concorrenti, puo'
capitare (anzi, capita spesso) che nella prima
colonna del tabellone alcuni atleti non abbiano
l'avversario e quindi si dice che passano "di
diritto" il primo turno. Questo accade per far
si' che il tabellone possa avere il giusto
numero di concorrenti per poter procedere con le
eliminatorie e, successivamente, con i recuperi,
se previsti.
I Recuperi
Esistono 2 tipi di recupero:
Il recupero semplice ed il recupero doppio,
quest'ultimo quasi sempre utilizzato nelle gare
ufficiali.
Recupero Semplice
Nel recupero semplice vengono recuperati
(ripescati) tutti gli atleti battuti dai due
atleti finalisti. In pratica il primo atleta
della poule dispari, battuto dal finalista D,
ovvero l'atleta C, combatte con il secondo
battuto, ovvero A, il vincitore tra C ed A
combatte con il terzo atleta sconfitto da D,
ovvero G. Il vincitore sarà terzo. Stesso
svolgimento, ovviamente, avrà il ripescaggio per
la poule pari.
 
Recupero Doppio
Nel recupero doppio vengono recuperati
(ripescati) tutti gli atleti battuti dai due
atleti semifinalisti. In pratica le poules pari
e dispari vengono ulteriormente suddivise in
due. PouleA-PouleB per la poule dispari,
pouleC-pouleD per la poule pari. Se prendiamo
l'esempio delle poules pari e dispari di prima,
tutti gli atleti battuti da D e G nella poule
dispari e da J e O della poule pari verranno
ripescati. A questo punto si procede come per il
recupero semplice, ovvero il primo atleta
battuto da D combatte contro il secondo battuto
sempre da D (quindi il primo ripescaggio sarà C
- A) e cosi' via, fino ad arrivare alla "finale"
di ripescaggio dove s'incontreranno l'atleta
inizialmente scofitto da D e che ha vinto tutti
gli incontri di recupero con quello sconfitto da
G e che a sua volta ha vinto i suoi incontri di
recupero; il vincitore di questa finale
incontrerà il perdente della semifinale di poule
ma, qui, lo sconfitto della semifinale della
poule dispari incontrerà il vincitore dei recuperi
della poule pari e viceversa. Questo serve per
far si' che due atleti non s'incontrino due
volte nella stessa gara. E' un po' complicato ma
forse lo schema sotto chiarisce un po' le cose
(almeno lo spero!).


Girone All'Italiana
Nel caso in cui vi siano solo
3 o 4 atleti in una poule la formula di gara
prevede un girone in cui tutti gli alteti
incontrano gli altri; vince chi ha vinto piu'
incontri o, in caso di parità, chi ha piu' punti
judo.
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Gli Arbitri ed i gesti sul
tatami
Gli arbitri di judo devono:
- accordare i vantaggi o la vittoria al
combattente in base alle tecniche riuscite;
- mantenere l'interesse del combattimento e di
assicurare la sicurezza dei combattenti,
fermando e facendo riprendere il combattimento
quando è necessario;
- fare rispettare le regole e di applicare le
sanzioni appropriate quando è necessario.
Nelle gare ufficiali fino al 2013 erano presenti
tre arbitri: un arbitro "centrale" che seguiva i
combattenti e due arbitri detti "arbitri di
angolo" che stavano seduti ai due angoli opposti
del tatami. Oggi, con l'adozione del "car
system", ovvero della telecamera posta a bordo
tatami, sul tatami è presente un solo arbitro.
L'arbitro durante il combattimento utilizza dei
termini in giapponese accompagnati da gesti, per
essere capito anche da lontano. Gli arbitri al
car system si esprimono in caso di disaccordo
con la decisione dell'arbitro centrale,
utilizzando gli stessi gesti.
I
gesti principali - NUOVI PUNTEGGI dal 2017
I punti |
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Yuko
(braccio teso di fianco a 45 gradi, dita tese) - vantaggio
medio Dal 2017 questo punto
non esiste piu'. Lo yuko viene considerato come Waza-ari
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Waza-ari
(braccio teso di fianco a 90 gradi, dita tese) - mezzo punto
Dal 2017 il Waza-ari non vale piu' mezzo punto ma come il
vecchio yuko.
Waza-ari Awasete Ippon (braccio teso di fianco
a 90 gradi, dita tese, poi sale in posizione di Ippon) - 2°
Waza-ari che equivale a Ippon.
Nel 2017 il Waza-ari Awasete Ippon era stato tolto
quindi non era piu' possibile vincere per somma di Waza-ari.
Dal 2018 è stato reintrodotto, pur senza lo Yuko.
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Ippon
(braccio teso al di sopra la testa, dita tese) - vittoria
acquisita (punto), fine del combattimento |
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Annulla punto
(mentre con il braccio lato combattente a cui ha assegnato
il punto lo indica, l'altro viene testo ed agitato al di
sopra della testa) |
Immobilizzazione |
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Osae-komi
- inizio dell'immobilizzazione (braccio teso in avanti a 90
gradi palmo verso terra). L'immobilizzazione puo' portare
l'arbitro ad assegnare un punto (waza-ari o ippon) a
seconda del tempo dell'immobilizzazione (nelle gare
ufficiali: 10 secondi waza-ari, 20 secondi ippon) |
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Toketa -
uscita dall'immobilizzazione (agita il braccio teso in
avanti a 90 gradi a destra e sinistra col palmo di taglio).
A seconda del tempo di immobilizzazione l'arbitro assegna un
punto. Se l'immobilizzazione dura piu' di un determinato
numero di secondi (20 nelle gare ufficiali) l'arbitro
assegna "ippon" e l'incontro termina. |
Altri gesti |
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Matte (braccio
teso con palmo diretto verso il tavolo della giuria) -
fermate e ritornate a posto. L'arbitro ferma il
combattimento ed i combattenti devono ritornare nelle
posizioni iniziali. |
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Shido -
(indica col dito il combattente sanzionato) sanzione lieve
In caso di sanzione grave (da comportamento antisportivo ad
azione di combattimento non consentita in quanto pericolosa)
l'arbitro puo' sanzionare il combattente reo del
comportamento scorretto con Hansoku-make,
sanzione grave che determina la squalifica per l'incontro o
per tutta la gara. |
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Inattività - (fa
roteare le mani su se stesse). Quando un combattente non
prende iniziativa per un certo periodo di tempo. Questo
gesto precede il gesto di shido'. |
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Riassettare il Judogi
- (braccia incrociate che puntano verso il basso). Il
combattente deve chiudere la giacca del judogi correttamente
(vedi le pagine dedicate) e riposizionare la cintura. |
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Questa sezione del sito
si arricchirà di nuove pagine con immagini e video. Tutto cio' che troverete qui sarà preso
dalla rete, ovvero da siti che trattano le arti marziali
e da youtube. Non me ne vogliano coloro che magari
vedono qualcosa scopiazzato dal loro sito, questo è un
sito amatoriale e non vuole rubare niente a nessuno!
Dove possibile avro' cura di inserire anche la fonte da
dove ho preso le informazioni.
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